lunedì 31 dicembre 2012

BUON ANNO!

Immagina reperibile su google. Non ricordo di chi sia, ma non mi prendo i meriti di un immagine così bella.
Non sono una che stila la lista dei buoni propositi per l'anno nuovo. Non li manterrei. 
Per cui Vi auguro "solo" un anno nuovo RICCO, ma non di soldi (o almeno non solo!).
Ricco di desideri e progetti, progetti per il futuro, per la casa, per i viaggi o per quello che vi pare.
Ah!
Ecco, per l'anno nuovo mi piacerebbe sapere se c'è un argomento che vorreste leggere quassù, sul mio blog, qualcosa di cui non ho ancora parlato, qualcosa che, a grande richiesta vi va di leggere. Potete comunicarlo sulla pagina facebook, oppure se siete timidi mandarmi una mail. Solo per i segnali di fumo non sono attrezzata!
BUON ANNO A VOI!

sabato 29 dicembre 2012

BLOGGER WE WANT YOU.

Partecipo ufficialmente al contest su grazia.it dal titolo, appunto: Blogger We want you! Sostanzialmente una vetrina per giovani e nuovi blogger da integrare in questo magico e ironico mondo di Grazia. 
O per lo meno, ci provo a parteciparVi. Il contest è iniziato già da un pò, ma io come sempre incasinatissima e presissima dicevo "domani mi devo ricordare..domani...domani" e alla fine mi ci sono volute le "vacanze" di Natale per trovare il tempo.
Perchè io sono così. Per aria. Confusa e sempre persa tra i miei disegni e i miei colori, persa tra quella che vorrei fosse la mia nuova casa e tra i mille progetti che propongo ai clienti, tra le preoccupazioni per case che non sono le mie.
Ora, non so se diventerò mai una blogger ufficiale che entrerà a far parte del modo Grazia e dell' Itlifestyle, certo al momento la registrazione è avvenuta e magari non passo alla fase successiva, ma tentar non nuoce, infondo, se ho aperto questo blog è perchè ho sempre creduto in quello che faccio, perchè questo non è mai stato solo un "mestiere" ma un credo, un idea, una morale. E dividere con qualcuno qualcosa in cui si crede è il miglior modo per farsi conoscere e continuare a credere in ciò che si sa fare!

Vi aggiorno, se passo il turno, sulle modalità di votazione! ;)


venerdì 21 dicembre 2012

UNA NATALE CHE SIA COME LA FINE DEL MONDO.

Non si parla d' altro.
Ma che arrivi o non arrivi questa fine del mondo preannunciata dai Maya, passate un buon Natale, ricco di dolcezze e di regali.
Andiamo avanti nonostante l'anno faticoso e difficile, che arrivino tempi migliori per tutti noi.
Io resto operativa, il tempo è stato poco e molto tiranno ultimamente, motivo per cui i miei post sono stati pochi, ma mi rifarò, tranquilli! Vi proporrò nuove idee e soluzioni!

AUGURI di UN  NATALE ROSSO (papavero)!



martedì 18 dicembre 2012

ELETTRODOMESTICI IN CUCINA. Parte 1: IL FORNO.

Non c'è cucina che non ne abbia uno. E nei migliori dei casi anche due.
Indispensabile per chi ama cucinare, ma anche per chi sopravvive. E' un elemento d'arredo oltre che un elettrodomestico. L'attenzione delle aziende, infatti, è rivolta oltre che alle caratteristiche tecnologiche anche all'aspetto estetico, sempre più essenziale e pratico.
Il forno è una necessità, c'è poco da fare. Anche se siete di quelli che si limitano a scaldare il piatto pronto portato via da casa di mamma.
Le loro caratteristiche variano a seconda di quelle che sono le vostre necessità. Ci sono forni con tecnologie specifiche per cuocere pizze e lievitati, funzioni per la pasticceria e il top, la cottura a vapore.
Partendo da un forno ventilato si arriva al combinato vapore. Il massimo della vita.
Innanzitutto, cosa vuol dire "ventilato"? 
Bene, sul fondo del vostro forno vi è una ventolina che ha la funzione importantissima di spargere il calore e la stessa temperatura di cottura in tutto il vano del forno. Niente più problemi di cottura avendo il calore che arriva solo dal basso.
Ormai tutti i forni hanno questa caratteristica, neanche più segnalata sui listini proprio perchè ovvia.
Le funzioni dei forni sono molteplici, sebbene io consiglio sempre ai miei clienti di non esagerare, voglio dire, avere un forno con 12 funzioni e non utilizzarle non ha senso. Tendenzialmente l'utilizzo è limitato alle più comuni a meno che non siate degli chef.
A mio parere le caratteristiche più importanti di un forno sono: capacità di portata litri, ossia la possibilità di cuocere anche più pietanze insieme, un vano forno più ampio, insomma.
Altra cosa importante è l'apertura della porta, se possiamo permettercelo scegliamo un forno con la porta a scomparsa (Neff) che rientra, quindi non ci intralcia minimamente nei momenti. Nulla è peggio di avere un anta bollente che ci punta lo stomaco mentre tentiamo di estrarre la nostra pesantissima teglia di lasagne alla bolognese! Oppure si potrebbe scegliere l'apertura a bandiera, ossia l'anta si apre a destra o a sinistra.
Altra particolarità sono le guide telescopiche che consentono l'estrazione completa della griglia su cui poggiamo la teglia. Evitiamo quindi di infilarci noi dentro al forno, mica male!
Punto in più è la pulizia. Nessuno di noi ama infilare la testa dentro il forno, armati di spugnetta abrasiva e  prodotti vari per pulire il fondo e le pareti del forno.
Allora è importante scegliere forni dotati di funzione eco clean (Siemens), la pulizia delle pareti. O dotati di pulizia pirolitica grazie alla quale il forno raggiunge una temperatura talmente alta da incenerire lo sporco e il grasso depositato sul fondo e sulle pareti. Un colpo di spugna e via!
Se siete poi amanti della cottura sana ed equilibrata sceglierete un combinato con vapore. Un serbatoio carico d'acqua vi consentirà di cucinare a vapore mantenendo inalterate le caratteristiche dei cibi. C'è n'è per tutti i gusti.
Ricordati sempre, indipendentemente dalle caratteristiche tecniche-estetiche che sceglierete per il vostro forno, di posizionarlo ad un'altezza comoda. Non sotto il piano cottura o comunque troppo in basso, ma neppure eccessivamente alto. La "mezza altezza" è ideale perchè vi consente, a forno aperto, di vederne il contenuto senza piegarvi o senza mettervi sulle punte dei piedi. Questa comodità batte tutte le funzioni dei forni!


martedì 11 dicembre 2012

PARQUET. SCEGLIERE IL LEGNO PER I PAVIMENTI.

E' un classico. Non c'è che dire, architetti e designer possono inventarsi pavimenti di ogni genere, utilizzare i materiali più svariati e strampalati, innovativi e modernissimi, ma quello che SEMPRE affascina rimane lui, incontrastato nel tempo, il PARQUET.
Legno per la casa, per chi ama camminare scalzo, per chi ama il tepore che solo un materiale naturale può dare.
Il parquet rimane tra i rivestimenti per la casa più scelti ed apprezzati. Chi non l'ha lo desidera e chi ce l'ha non lo cambierebbe con altro.
Le paure iniziali, quando si va verso questo tipo di scelta, sono la sua potenziale fragilità; l'idea che possa rovinarsi, rigarsi, che entrando in casa con un sassolino sotto la scarpa e lo si segni, frena molto nella scelta. Ma, diciamocelo, è il suo bello. Non si può scegliere di avere un pavimento in legno senza accettarne imperfezioni, eventuali graffi causati da tacchi o sassolini, senza accettare la variazione leggera di colore che avviene negl'anni. Il bello del legno è proprio quell'aspetto vissuto che riesce a conferire. E una casa non è tale se non è vissuta.
Per cui, orientiamoci un pò nella scelta dei vari legni disponibili, tenendo conto che la reale particolarità del legno è la capacità di tenere inalterata la temperatura dell'ambiente, ed inoltre il legno è molto più ecologico dei vari materiali alternativi e la sua stessa lavorazione richiede un minor uso di energia.
PARQUET PREFINITO: elementi di legno composti da più strati, calibrati, levigati e verniciati prima di essere posati, ha uno spessore che va da 3 a 6 mm.
PARQUET TRADIZIONALE: elementi di legno con o senza incastro, tutte la lavorazioni vengono effettuate una volta posato.
Per entrambi i tipi di parquet si può scegliere la tipologia di posa: 
-Incollo: utile se si vuole applicare il parquet su di un pavimento già esistente, tenete conto però dello spessore, tra un pavimento e l'altro sarà visibile il leggero dislivello, a meno che non utilizziate questo metodo per tutta la pavimentazione della casa.
-Inchiodato;
-Flottante: il migliore per quanto riguarda isolamento termico ed acustico, viene utilizzata inoltre una colla resistente all'umidità.
-A correre: si utilizzano liste di varie lunghezze e tecnicamente non viene rispettato alcuno schema. L'effetto che si ottiene con questa posa è ampliare la profondità del locale dando la sensazione di un ambiente più ampio.
-Spina di pesce: (il mio preferito!) l'effetto è estremamente piacevole e movimentato, anche qui è una posa che aiuta ad ampliare lo spazio.
-A scacchiera: vengono utilizzate liste di svariati formati disposti alternandoli in altezza e larghezza.
Che legno scegliere però per la vostra casa? Ovviamente il gusto personale influisce non poco; I legni più utilizzati:
- Faggio: molto lineare e pulito nella sua venatura ha una notevole durezza, colore tendente al giallo;
- Noce: è una legno dalla fibra variabile, per cui le liste avranno colorazioni che potranno variare dal chiaro allo scuro, tenete sempre conto che è un legno che tende a scurire nel tempo epr via dell'ossidazione;
- Wengè: tra i legni più scuri danno un'aria molto moderna alla casa, anche questo nel tempo scurisce un pò, ma è piuttosto resistente. Unica pecca (e lo dico per le signore) la polvere è il suo peggior nemico;
- Doussiè: elegante e raffinato, ha una venatura irregolare, a seconda della larghezza e lunghezza delle liste può creare dei bei giochi di movimento
- Teak: come già detto, legno molto resistente anche all'umidità, ha venatura variabile e nel tempo tende quasi a sbiadire, ad imbiondirsi;
- Merbau: legno che dà al rossiccio ha vena larga, abbastanza duro;
- Rovere: ha una vena piuttosto regolare e fitta, oggi è molto usato perchè si presta a varie sbiancature, certamente un buon legno estetico se si vuole dare una caratteristica definita alla casa. A livello estetico ( a mio parere) dà un effetto meno caldo.



lunedì 3 dicembre 2012

PRIMA CASA. (Arredatrice cerca casa, disperatamente).

Eccomi qui, ora tocca a me. Anzi a noi.
Inizio a credere che, se una coppia sopravvive tale alla ricerca della casa giusta, sopravvive anche alla crisi del 7° anno e di quelli che verranno.
E' uno stress la ricerca della casa. Soprattutto se, come me, si entra in una casa con l'occhio critico di chi ad uno sguardo sa già come sarebbe meglio disporre le cose. E io sono un mastino. Entrare in una casa pessimamente disposta, con i colori casuali, un pò campata per aria e improvvisata mi fà venire voglia di chiedere al proprietario: PERCHE'?? Perchè l'hai conciata così?? Che ti ha fatto??
Quante case dalle svariate potenzialità vedo sprecate, ridotte e sminuite ad essere case qualunque di persone qualunque, e magari chi ci vive una personalità ce l'ha pure!
Sarà deformazione professionale, sarà che sono un pò rompi, sarà che ho visto una marea di case nella mia vita, case che non dovevo comprare nè abitare, e mi sono impegnata al massimo per renderle le case di chi le vive, che mi pare assurdo esistano case così trascurate, indipendentemente dalla scelta della casa in sè. Insomma, chiedete consiglio se non sapete che fare!!
Ad ogni modo, al di là di questa mia piccola polemica deformativa, mi sto focalizzando su quello che deve essere il criterio da adottare in una ricerca simile, che mi auguro non duri mesi -o peggio anni- come spesso accade. Non è semplice, perchè i punti focali sono diversi, le esigenze abitative, gli spazi, il contesto la distanza dal posto di lavoro, i desideri di ognuno, per non parlare del punto più critico: IL BUDGET.
Molti mi dicono che non si compra una casa partendo dai soldi, vero, se ne hai tanti da spendere da non dovertene neppure preoccupare, ma se, come la maggior parte di noi, devi affrontare un mutuo e fare i conti con il tuo budget... bhè, conta eccome.
E' importante avere chiara quale sia la fascia di prezzo che dovremo spendere, in modo da circoscrivere la ricerca verso ciò che ci possiamo permettere, e non dimentichiamo che le banche finanziano l'80% del valore stabilito dal loro perito. 
Dopo il budget bisogna pensare a: CASA DI NUOVA COSTRUZIONE O CASA VISSUTA?
Io, avendo avuto a che fare con le nuove costruzioni, le evito volentieri, per prezzo e metrature. I bilocali sono ridotti ai minimi termini e rispettano ai limiti quelli che sono i rapporti aeroilluminanti, per dirne una. Rinuncio quindi a quelli che sono i vantaggi di un acquisto del genere: poter scegliere con anticipo posizioni di impianti ed eventuali disposizioni interne delle pareti, per avere dei locali dalla metratura più ampia o quanto meno più vivibile, sebbene ci siano con molta probabilità dei lavoretti da affrontare. Ma è semplicemente una questione di gusti molto personale e individuale.
CONTESTO: questo è molto importante, scegliere di vivere in condominio, piuttosto che in piccole costruzioni o addirittura in case indipendenti o case di corte, fà la differenza e restringe anche sì il raggio d'azione. Di ognuna delle situazioni vanno valutati pro e contro. In condominio generalmente ci sono spese maggiori da affrontare, e ci sono spazi comuni che bisogna essere disposti a condividere. Allo stesso tempo si vive in contesti più vivaci. Le altre soluzioni offrono basse spese condominiali e in genere molta più tranquillità.
PERIFERIE O CENTRO CITTA': qui, a mio parere, dipende dalle priorità e dal tempo che si ha a disposizione. Lavorare vicino casa, soprattutto per una donna/mamma è certamente più vantaggioso. Quanto meno sarebbe ideale che almeno uno della coppia fosse in questa condizione. La casa và vissuta. Avere una casa bella in un contesto stupendo ma non avere il tempo di viverla perchè troppo lontana dal luogo di lavoro, forse è un controsenso. Ma è questione di scelte.
METRATURA: quanto grande deve essere la nostra casa? Quanto tempo pensiamo di vivere nella stessa casa prima di decidere di rivenderla? Fondamentale. Se una coppia acquista un monolocale, con molta probabilità dopo qualche anno e qualche pianto di neonato dovrà affrontare nuovamente una ricerca e un acquisto. In un bilocale vecchio stampo, per intenderci quelli con cucina abitabile e soggiorno a parte, si può pensare di viverci anche in 3, almeno fino a che i piccoli non cresceranno. Se invece abbiamo già una famiglia formata, andrà da sè la scelta per un trilocale. Insomma, i programmi futuri, in una qualche maniera, influiscono in questa scelta.
L'acquisto di una casa è impegnativo. Richiede pazienza (che io, ammetto, non ho!) e chiarezza. 
Per fortuna che ho l'occhio critico e una certa capacità di proporzione, ho visto case private della possibilità di avere un posto per la lavatrice o un posto per stendere i panni (per quanto possa non piacerci, sono cose alle quali dobbiamo pensare). Zone giorno talmente limitate da non avere finestre, o strutture esterne fatiscenti nascondere piccoli mondi paralleli al loro interno. Bisogna valutare davvero tutto.
Ce la farò? Io la mia casa ce l'ho già in mente, ho già scelto i colori delle pareti, il divano, il top della cucina, l'armadio... 
Quella casa in cui entri e dici: Benvenuto a casa.